venerdì 16 ottobre 2015

RECENSIONE DI CARA RONZA A PIERO DIVORARE L'ARTE di GUIDO ANDREA PAUTASSO













DIVORARE L'ARTE NON FU AFFATTO UNO SCHERZO
 
Nel 1960, quando Piero Manzoni (1933-1963) iniziò a firmare le prima uova con la sua impronta digitale, «l’arte versava  in un evidente stato di crisi», spiega Guido Andrea Pautasso, «con il dipingere considerato obsoleto e con l’elemento pittorico associato a tutte le possibili contaminazioni estetiche e formali». Era venuto il momento di trovare un nuovo linguaggio, scriveva all’epoca Manzoni, che non avesse nulla a che fare col vecchio, che utilizzasse «solo materiali (pensieri e forme) della propria epoca» e che soprattutto riuscisse «a creare un più diretto rapporto tra opera e spettatore». Ecco come nacquero le Uova scultura, gli Achrome di panini e caolino, ed ecco perché la performance Consumazione dell’arte dinamica del pubblico divorare l’arte, il 21 luglio 1960 allla Galleria Azimut, non fu affatto una “trovata” né uno “scherzo”, come la definirono a botta calda critici autorevoli da Gillo Dorfles a Maurizio  Fagiolo dell’Arco. All’arte commestibile e alla formulazione della sua idea è dedicato questo saggio.

Cara Ronza

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