Crinò N. 5, Vermouth dadaista
Febbraio 1921. Lo scrittore dadaista Clement Pansaers, ispirato dalla
frequentazione a Parigi del Café Certâ, pubblica un racconto in versi
intitolato Bar Nicanor per descrivere
le doti possedute dal maître en cocktail-mixtures
Maurice, ex barman capace di incantare i fortunati avventori del suo locale con cocktail paragonabili a pozioni magiche
d’altri tempi.
Immerso in una sorta di impressionante viaggio iniziatico tra succhi
dionisiaci e ebbrezze alcooliche, Pansaers si abbandona a sensazioni gustative
raffinate e descrive in maniera poetica le specialità servite
al Café Certâ ricordandone i nomi
estrosi, eccentrici e cosmopoliti come l’Egg
Nogg, il Pick me up, il Gin-Whisky, il Manhattan, il Californian
Cocktail, il Flip Flap, il Wodka Brandy e il T.-C., sigla misteriosa che cela la mescolanza di ghiaccio, scorza
d’arancia, Triple sec e Cointreau. Altri esperimenti alchemico-liquorosi
speciali, come il Mousse Moka, il Théatra Flip e il Dada cocktail, sono invece frutto della capacità inventiva del suo alter ego Maurice: creazioni fantasiose
e visionarie immaginate per pochi temerari degustatori in grado di cogliere la
potenzialità inebriante e le infinite sfumature offerte dall’arte del bere
miscelato.
A sviluppare e a dare concretezza oggi alle idee radicali e innovative
dei dadaisti in merito alle sperimentazioni alcooliche, è il giovane e audace
barman della Pasticceria Massimo di Milano, Luca Crinò.
Luca Crinò |
Da esperto e entusiasta miscelatore di spiriti, Crinò ha sviluppato le
sue ricerche dimostrando di essere un liquorista di altissima qualità e ha
creato prima il Vermouth N.7 e il Bitter N.3, poi il neonato Vermouth N.5: liquori
destinati alla preparazione dei suoi
cocktail per fare sì che essi siano unici e indimenticabili come opere d’arte,
e sensazionali proprio come le bevande alchemiche e quasi magiche servite da Maurice in Bar
Nicanor.
In particolare il Vermouth N.5 si è rivelato un esperimento
straordinario e una sfida portata avanti da un vero maestro liquorista che, con
una operazione azzardata e complessa, ha saputo mutare il sapore dolciastro del
marsala nel secco assoluto caratteristico dell’extra dry, dando così vita a una
miscela liquorosa differente rispetto a qualsiasi altro Vermouth.
La combinazione di droghe e di spezie, assieme all’elaborazione di
elementi (segreti) derivati dagli alcolati della frutta e degli agrumi, conferisce
al Vermouth N. 5 un timbro deciso che rimanda la memoria al respiro dei profumi
e degli aromi tipici del territorio siciliano. La vera novità della creazione
alcoolica di Crinò è però il sapore unico, ottenuto grazie a una manipolazione
di assenzio romano, dittamo cretese, balsamite e maggiorana, che al palato si
manifesta con un’esplosione di essenze naturali sorprendenti e impreviste.
Per il Vermouth N. 5, come del resto per gli altri liquori prodotti da
Crinò, l’etichetta è stata disegnata appositamente basandosi sull’utilizzo di
linee geometriche immanenti che rammentano gli esperimenti tipografici radicali
delle avanguardie artistiche del Novecento. E la scelta del colore verde di
fondo, che si staglia nei contorni della grafica ridefinendone i caratteri
bianchi del numero 5, contraddistingue e differenzia il Vermouth di Crinò dagli
altri vini aromatizzati. Il verde, colore magico par excellence, afferma così il desiderio stregonesco di Crinò di
poter rivoluzionare, ancor prima di reinterpretare, l’arte della miscelazione
alcoolica e della liquoristica moderna.
Lo spirito trasgressivo e gioioso di Dada non si è mai sopito. Nel XXI
secolo la volontà dei dadaisti di stupire e di meravigliare il pubblico si
manifesta ancora una volta grazie al Vermouth N.5, ideato dal Maestro dell’arte
del bere miscelato Luca Crinò che, al di là dei gusti e della moda
dell’aperitivo tradizionale, alla Pasticceria Massimo, propone esperienze
alcooliche uniche e drink non
convenzionali, soprattutto non replicabili altrove pena la perdita della
fantasia creativa di un barman e liquorista perfezionista, genialmente folle e
dall’anima dadaista.
Guido Andrea Pautasso