EPOPEA DELLA CUCINA FUTURISTA

La cucina futurista, regolata come il motore di un idrovolante per alte velocità,
sembrerà ad alcuni tremebondi passatisti pazzesca e pericolosa:
essa invece vuol finalmente creare un'armonia tra il palato degli uomini e
la loro vita di oggi e di domani.
Filippo Tommaso Marinetti

«Mangia con arte per agire con arte»
, sosteneva Filippo Tommaso Marinetti, il primo a rivoluzionare secondo i principii della cucina futurista la gastronomia in Italia e nel mondo. Per scoprire la storia e i segreti della cucina degli artisti futuristi, leggete il volume di Guido Andrea Pautasso, Epopea della cucina futurista, pubblicato (in 300 copie numerate) dalle Edizioni Galleria Daniela Rallo di Cremona.

www.guidoandreapautasso.com
http://vampirofuturista.blogspot.it/

Traduzione in lingua russa di Irina Yaroslavtseva

Переводчик: Ярославцева Ирина



martedì 26 aprile 2016

Cucina futurista e Crinò 7, Vermouth dal sapore futurista


Crinò 7, vermouth dal sapore futurista



Ciao Guido
Un vero piacere avervi servito i cocktails ieri sera.
Ti ho inviato le immagini del mio sogno che si è realizzato. Un sogno, chiamato Vermouth, che per me ha radici lontane, che mi riportano alle estati siciliane e ai bicchierini che i nonni versavano agli amici in campagna, nel cuore dei profumi siciliani.
Un sogno realizzato grazie ai miei viaggi, alle mie estreme curiosità ed allo stimolo di vivere sempre in dinamismo.
Quel dinamismo e quella velocità tanto ricercati e sentiti nel profondo dai futuristi.
Tu che sei studioso e appassionato del movimento futurista devi sapere che quando ho deciso di vestire la bottiglia il mio pensiero è andato subito a questo meraviglioso periodo.
Futuristi per sempre.

Arabau BARU 
Futuristi nell'anima. 
A presto

Luca

A scrivere è niente meno che Luca Crinò, barman della Pasticceria Massimo 1970, che si trova a Milano in via Ripamonti, quasi all’angolo con viale Beatrice d’Este. Una pasticceria raffinata ed elegante, semplice ma esclusiva grazie alla sua atmosfera un po’ retrò, dotata di un angolo prezioso dedicato al rito della preparazione dei cocktail gestito da Luca in maniera magistrale ed innovativa.
Qual è il segreto del bere miscelato di Luca? Non ve lo riveliamo perché sarebbe come svelare il mistero della precisione meticolosa di un grande chirurgo. Vi suggeriamo invece di andare alla Pasticceria Massimo 1970 e di provare i suoi cocktail come se fossero avveniristici esperimenti che si fondano sulla conoscenza meticolosa della materia, dei liquori e delle possibilità offerte dalle miscelazioni e dagli accostamenti di botaniche e di spezie tra i più arditi in assoluto. Alla base della bravura di Luca oltre alla sua abilità artistico-manipolativa, troviamo infatti la curiosità e la voglia di sperimentare, desiderio che trova massima espressione nella creazione del Crinò Numero 7, vermouth artigianale concepito e plasmato appositamente da Luca per far percepire al suo pubblico sapori nuovi e inattesi.
Il sogno di Luca, che trasmette a chi assaggia i suoi cocktail, è di vedere la fantasia al potere: non uno slogan di facile comprensione, semmai una vera e propria filosofia di vita, ovvero quel quid speciale «che fa girare il motore» delle sue «ispirazioni per regalare emozioni» a chi degusta le sue opere d’arte miscelate. Secondo il nostro barman-ideatore – come si definisce Luca Crinò stesso –, infatti un Cocktail, come un’opera d’arte, ha il compito di far «percepire ogni vibrazione, ogni emozione della vita» e far «viaggiare con i pensieri, quelli emozionali, per guardare lʼinfinito e non fermarsi allʼorizzonte». Una poetica modernista per un barman concreto che quando crea veste i panni del sognatore e dello sperimentatore capace ma estremo, doti e aspirazioni e qualità che legano Luca in maniera inequivocabile all’entusiasmo dei futuristi, artisti innovatori che per primi guardarono il mondo da un’altra prospettiva, dall’alto degli aeroplani e dalle macchine in corsa vivendo la modernità con passione ed entusiasmo. Luca, come gli artisti dell’avanguardia futurista, esprime con i cocktail e le sperimentazioni miscelate il bisogno di liberarsi dei limiti e dei retaggi della cultura del passato in nome di una innovazione che però mantenga radicati nel cuore i valori della nostra tradizione italiana.

Guido Andrea Pautasso


venerdì 15 aprile 2016

CONTRO LE TRIVELLE MARINETTI CUCINA FUTURISTA E IL PORTO DI TRAPANI




Cucina Futurista non interviene per 
indicare 
soluzioni politiche e 
tanto meno culturali
perché non è il compito di 
un blog dalla natura scientifica
intervenire in materia politica

MA IL MARE 
è 
IL NOSTRO MARE
 è
IL NOSTRO FUTURO 
e
IL MARE NON SI TRIVELLA!!!
 
in ricordo di 
Filippo Tommaso Marinetti e del 
suo amore per la Sicilia e 
dell'amore dei FUTURISTI per 
il nostro mare Mediterraneo
 CONTRO 
OGNI SPECULAZIONE ECONOMICA

CUCINA FUTURISTA 
INVITA A VOTARE

SI

AL REFERENDUM
 PER FERMARE LA DEVASTAZIONE DEL MAR MEDITERRANEO

Cucina Futurista che difende idealmente la nostra cultura italiana e futurista dall'invasione mondialista di una cultura che annichilisce e uniforma il patrimonio culturale italiano invita a 
leggere i versi
  
IL PORTO DI TRAPANI INVERNALE 
del Fondatore del Futurismo
Filippo Tommaso Marinetti


Il Porto di Trapani
Nordica miscela d’acqua anice cielo mare Trapani
ingabbiato di gru metalliche galleggianti
e torbide scritture di pioggia grafomane in necrologie
L’innocenza di quel sale bianco nello schifazzo
sotto la vela tesa e sporca di vita vissuta, va
Freddi astratti mulini delle saline
Tetti di tegole accovacciate sul sale virginale per difenderne la pura
amarezza dal peccato dolcissimo
Su quali pesci morti ruotano gli alti gabbiani partoriti dal ciclo tetro
sopra un mare di bile?
Lontanissime vele ferme sintesi d’ogni nostalgia titubante
Ma divampano le fascie rivoluzionarie rosse dei piroscafi in lutto
Rugginosi gabbani di marinai curvi confessano la draga mastodontica
che estrae dal ventre spaccato rotolanti intestini di rimorsi fangosi
fuor dai bronzei abissi del porto
Cragliiing-gliiing
gloong-gloong
tan-ian tlung-tlung
Sulla strada del porto gli avvisi colorati impongono:
PREFERITE IL LIQUORE SAN GIULIANO
Domani sorseggerò la lunga sagoma pulita di Trapani bevuta dall’alto (800 m.)
LA DUCALE PROFUMI DI LUSSO
DAVANT Parigi ventagli pelliccerie delle belle siciliane
Tra le braccia mani aperte del porto entra il postale nero piroscafetto
giocattolo con la ciminiera nera fasciata dall’unico azzurro superstite
e relativa stella bianca
Nel centro due canotti sproporzionati sospesi su tutti i naufragi
a poppa si sporge l’angolo retto del marinaio che tende il cordone
ombelicale alla banchina madre
Le barche sbarcano viaggiatori ritti parapioggia liquidati acqua so-
pra sotto
Garibaldi di marmo sorveglia la simultaneità del porto
Le palme piangono e chiamano il sole
La draga scava il passato
Cragliiing-gliiing
gloong-gloong
tan-tan tlung-tlung
Ma la draga accelerando arrotando i suoi rumori diventa subita-
mente un trapano
trapano di Trapani
trrrapano coloniale nell’Africa vicina

Il porto di Trapani invernale
Parole in libertà lette da Filippo Tommaso Marinetti al Teatro Garibaldi il 23 Marzo 1928 Anno VI